Post by Sim....
Semplicemente riflettevo sul fatto che quando sopra la testa ho una trave
calcolata agli SLU, al suo interno ho del ferro che ha una tensione sotto i
carichi di esercizio di Fyk 4300 daN/cm2 mentre se la stessa trave è
calcolata alle TA, allora il ferro al suo interno ha una tensione max di
diciamo 2200 - 2600 daN/cm2...non servirà saperlo però fa la sua differenza!
Oppure mi perdo qualche pasaggio?
Magari è meglio sfruttare al max il ferro con quello che costa...
il passaggio, credo fondamentale, che ti perdi è che la trave "non sa"
se è stata calcolata agli SL o alla TA per cui si comporta sempre per
quella che è la sua natura, ovvero di sistema che risponde alle azioni
che lo sollecitano in accordo al principio della minima energia di
deformazione.
ovviamente, è sempre meglio sfruttare al massimo ciascun materiale sia
per un fatto semplicemente economico, sia per un fatto deontologico
(l'ingegnere deve sempre tendere a fare gli interessi del cliente e ad
utilizzare al meglio le risorse che gli sono affidate, altrimenti
sarebbero capaci tutti a mettere una caterva di ferri dentro una trave,
giusto?), e questo obiettivo si raggiunge progettando la trave con un
momento resistente (o un taglio, secondo il caso) il più possibile
vicino, al limite uguale, al momento sollecitante (niente paura, la
trave non crolla per effetto dei coefficienti di sicurezza). se poi la
condizione più limitativa (come spessissimo capita) è quella dovuta agli
SLE, vale ancora lo stesso principio: avvicinarsi il più possibile al
limite.
saluti,
u.