Discussione:
Certificazione Balconi
(troppo vecchio per rispondere)
Luca Pentrella
2013-03-20 08:18:39 UTC
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Nuovo quesito:
In uno stabile si sono "accorti" dopo 50 anni (lo stabile è degli anni
'60) che nel catastale non sono riportati i balconi.
Procedura:
- catastalmente: spesso mi è capitato, che i balconi non fossero
rappresentati o rappresentati erroneamente e con una esatta
rappresentazione grafica si risolveva.
- urbanisticamente: è da verificare cosa è presente presso gli archivi
del comune come progetto depositato. Se ci sono i balconi è solo un
problema catastale, se non ci sono --> dia in sanatoria
- genio civile: la dia in sanatoria si dovrebbe portare appresso anche
la denuncia della variante presso il g.c. Nel caso, per quelli di Roma,
sarebbe da fare verifica presso prefettura, per quello che ne è rimasto
dell'archivio progetti, se esiste qualcosa, magari anche un collaudo?
Oppure è possibile bypassare tutto con una bella perizia giurata in cui
si dice che il balcone c'è sempre stato è lì dalla costruzione
dell'edificio con tanto di foto aeree o testimonianze a confermarlo?

Attendo commenti!! ;)
--
Luca Pentrella - Ing. Edile-Architettura (Roma)

L’esperienza è il tipo di insegnante più difficile.
Prima ti fa l’esame e poi ti spiega la lezione. [Anonimo]
eddy.ligo
2013-03-20 09:28:29 UTC
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Post by Luca Pentrella
In uno stabile si sono "accorti" dopo 50 anni (lo stabile è degli anni
'60) che nel catastale non sono riportati i balconi.
- catastalmente: spesso mi è capitato, che i balconi non fossero
rappresentati o rappresentati erroneamente e con una esatta
rappresentazione grafica si risolveva.
- urbanisticamente: è da verificare cosa è presente presso gli archivi del
comune come progetto depositato. Se ci sono i balconi è solo un problema
catastale, se non ci sono --> dia in sanatoria
- genio civile: la dia in sanatoria si dovrebbe portare appresso anche la
denuncia della variante presso il g.c. Nel caso, per quelli di Roma,
sarebbe da fare verifica presso prefettura, per quello che ne è rimasto
dell'archivio progetti, se esiste qualcosa, magari anche un collaudo?
Oppure è possibile bypassare tutto con una bella perizia giurata in cui si
dice che il balcone c'è sempre stato è lì dalla costruzione dell'edificio
con tanto di foto aeree o testimonianze a confermarlo?
Attendo commenti!! ;)
--
Luca Pentrella - Ing. Edile-Architettura (Roma)
L'esperienza è il tipo di insegnante più difficile.
Prima ti fa l'esame e poi ti spiega la lezione. [Anonimo]
MI è già capitato ed a Roma, balcone mancante sul NCEU, ho risolto il
problema presentando nuova docfa con relazione fotografica e tecnica in cui
dimostravo che si trattava di "errata rappresentazione grafica" , accettata
dal NCEU e dai notai, ed il tutto è finito lì. Nulla al comune, in quanto,
nonostante quello che alcuni dicono, in punta di diritto i balconi non sono
volumi, e il vincolo "facciate" e superfici è venuto fuori con il DM
1440/68, erogo se ante '67, non è soggetto a sanatoria. Poi i signori delle
P.A. sono di altro parere ma il diritto e la giurisprudenza dicono questo.

L'edificio era degli anni '50 in c.a., se invece è ante '40, è ancora più
facile, all'epoca era consentito che fosse il proprietario a firmare le
planimetrie NCEU, ergo gli errori sono all'ordine del giorno.
Apteryx
2013-03-20 14:25:59 UTC
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Post by Luca Pentrella
Attendo commenti!! ;)
errata rappresentazione al catasto e basta, se vuoi e te la pagano puoi
anche ricostruire la cronologia dell'edificio, del resto se hanno
l'agibilità ed il catasto è a posto l'immobile è sano.

è da pazzi quello che ti hanno detto una sanatoria comporta anche
esposizioni (pensa solo al genio civile come consegni segnalano in procura
93 e 94 del 380, poi si accorgeranno che è vecchio e allora L 74...)
eddy.ligo
2013-03-20 22:52:33 UTC
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Post by Apteryx
Post by Luca Pentrella
Attendo commenti!! ;)
errata rappresentazione al catasto e basta, se vuoi e te la pagano puoi
anche ricostruire la cronologia dell'edificio, del resto se hanno
l'agibilità ed il catasto è a posto l'immobile è sano.
è da pazzi quello che ti hanno detto una sanatoria comporta anche
esposizioni (pensa solo al genio civile come consegni segnalano in procura
93 e 94 del 380, poi si accorgeranno che è vecchio e allora L 74...)
Già ma se è tutto prima della 1086, al GC non possono nulla.
Urbanisticamente se vogliamo stargli appresso ai tecnici comunali è da folli
vorrebbero le autorizzazioni anche del colosseo, una volta hanno sostenuto
che parte di un immobile era abusivo, solo che l'intero immobile aveva il
vincolo monumentale ministeriale, ma il catasto del 1940 non corrispondeva
alla realtà, ma il vincolo era appunto del 1940 ed il decreto descriveva
l'intero immobile.

In merito alle cose strane che accadono su sti immobili:

Della serie SPQN ( sono pazzi questi notai), durante il condono del 1985, un
notaio mi obbligo a fare un condono per un mezzanino dicendo che al NCEU non
c'era, piccolo problema il mezzanino in questione si trova all'interno di
Palazzo Andosilla, costruito da un segretario di Papa Borgia, classificato
monumento nazionale, con diritto di prelazione da parte dello stato, e che
detto mezzanino è riportato nei disegni del restauro effettuato nel 1903 e
conservati nell'archivio di stato. Non c'è stato verso ho dovuto fare il
condono, come data di esecuzione dell'abuso ci ho messo il 1503 (anno della
morte del Papa), vendetta tremenda vendetta :)

Della serie SPQS (sono pazzi questi sindaci) ero il collaudatore per i
lavori nel palazzo che ospita il museo della resistenza che ne occupa solo
una parte, il sindaco, appena insediato (indovinate chi?) , venuto a sapere
che c'era un casino per i lavori ( a causa della morte del DL mancavano una
marea di documenti, contabilità ecc) lancia un comunicato stampa, riportato
dai giornali, che avrebbe rivalutato il museo, ampliato ecc.
Veniamo chiamati e quando gli facciamo presente che lui come sindaco non può
intervenire in quanto non legittimato, perchè la parte del museo appartiene
allo stato, ergo il potere è del ministero, e per la parte rimanente a
privati, quindi non può entrare in merito a contabilità SAL e cosette del
genere, decide che fa valere lui il dirtto di prelazione per gli
appartamenti in vendita (solo che questo potere è del Ministro con apposito
decreto e non lo ha il sindaco) e per gli altri appartamenti gli acquisiva
lui dando altri appartamenti ai proprietari!!!!!
Indovinate come è finita? Retromarcia completa
Anche qui c'era la solita discrepanza tra pezzi di carta addirittura sulle
proprietà , ho dovuto ricercare il Decreto istitutivo originario, darlo in
copia alla sovrintendenza non c'è l'avevano.

Potrei continuare a lungo sulle varie follie della P.A. sugli immobili, ma
vi risparmio,
ne racconto solo un'altra: una volta mi volevano bloccare i lavori perchè
abusivi, non avevo richiesto nessuna autorizzazione, c'era un solo piccolo
problemino ... il palazzo, puer essendo costruito nel 1585, si trova in una
delle più belle piazze del mondo non è italiano, è extraterritoriale,
appartiene ad uno stato estero ed il Comune, come lo Stato, non ha nessuna
competenza in merito.
Ma i funzionari sostenevano che essendo nel territorio del comune era di
loro competenza, siamo arrivato allo scambio di note diplomatiche tra i due
ministeri degli esteri, tralascio il resto... per carità di patria.
Luca Pentrella
2013-03-21 09:36:39 UTC
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Post by eddy.ligo
Post by Apteryx
Post by Luca Pentrella
Attendo commenti!! ;)
errata rappresentazione al catasto e basta, se vuoi e te la pagano puoi
anche ricostruire la cronologia dell'edificio, del resto se hanno
l'agibilità ed il catasto è a posto l'immobile è sano.
è da pazzi quello che ti hanno detto una sanatoria comporta anche
esposizioni (pensa solo al genio civile come consegni segnalano in procura
93 e 94 del 380, poi si accorgeranno che è vecchio e allora L 74...)
Già ma se è tutto prima della 1086, al GC non possono nulla.
Al G.C. no! ma in prefettura sì, i calcoli andavano comunque depositati,
o no?
Quindi se prima del 1971 che si fa, per la parte strutturale?
--
Luca Pentrella - Ing. Edile-Architettura (Roma)

L’esperienza è il tipo di insegnante più difficile.
Prima ti fa l’esame e poi ti spiega la lezione. [Anonimo]
Apteryx
2013-03-21 19:02:51 UTC
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Post by Luca Pentrella
Quindi se prima del 1971 che si fa, per la parte strutturale?
sono dubbioso che te possa trovare qualcosa, i progetti in zona sismca dei
primi anni 60 erano ridicoli se confrontati con quelli odierni, lì non era
neppure sismico immagino che non ci sia nulla di rilevante. I diseni
nell'elaborato autorizzatoin comune riportano i balconi? se si stai a posto
eddy.ligo
2013-03-23 15:55:17 UTC
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Per Roma non essendo all'epoca, ante 1086, il rischio sismico non c'era, i
calcoli se volevi li depositavi in prefettura, e lì morivano.

Quindi se i balconi sono coevi all'immobile, nulla, al massimo ti potrebbero
richiedere il certificato di idoneità statica ai sensi dei decreti
applicativi della 47/85, ovvero una semplice relazione, redatta come da
decreti originari.

In merito ci sono una serie di disposizioni della Polverini che richiamano
ciò, li sto utilizzando in questo momento, però siccome è arrivato
Zingaretti sicuramente complicherà la cosa.
Post by eddy.ligo
Post by Apteryx
Post by Luca Pentrella
Attendo commenti!! ;)
errata rappresentazione al catasto e basta, se vuoi e te la pagano puoi
anche ricostruire la cronologia dell'edificio, del resto se hanno
l'agibilità ed il catasto è a posto l'immobile è sano.
è da pazzi quello che ti hanno detto una sanatoria comporta anche
esposizioni (pensa solo al genio civile come consegni segnalano in procura
93 e 94 del 380, poi si accorgeranno che è vecchio e allora L 74...)
Già ma se è tutto prima della 1086, al GC non possono nulla.
Al G.C. no! ma in prefettura sì, i calcoli andavano comunque depositati, o
no?
Quindi se prima del 1971 che si fa, per la parte strutturale?
--
Luca Pentrella - Ing. Edile-Architettura (Roma)
L'esperienza è il tipo di insegnante più difficile.
Prima ti fa l'esame e poi ti spiega la lezione. [Anonimo]
Luca Pentrella
2013-03-23 16:09:49 UTC
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Post by eddy.ligo
In merito ci sono una serie di disposizioni della Polverini che richiamano
ciò, li sto utilizzando in questo momento, però siccome è arrivato
Zingaretti sicuramente complicherà la cosa.
Che disposizioni Polveriniane dici?
--
Luca Pentrella - Ing. Edile-Architettura (Roma)

L’esperienza è il tipo di insegnante più difficile.
Prima ti fa l’esame e poi ti spiega la lezione. [Anonimo]
eddy.ligo
2013-03-23 22:12:30 UTC
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Sono le deliberie sulle modalità delle certificazioni per i condoni, le ho
lette un paio di mesi fa, a memoria sono del 2010/11, cmq lunedi dovrei
vedermi con il collega con cui sto facendo un lavoro di cui sta'
certificazione è parte, e vedrò gli estremi, cmq li ho trovati sul sito del
gc della regione.
Post by Luca Pentrella
Post by eddy.ligo
In merito ci sono una serie di disposizioni della Polverini che richiamano
ciò, li sto utilizzando in questo momento, però siccome è arrivato
Zingaretti sicuramente complicherà la cosa.
Che disposizioni Polveriniane dici?
--
Luca Pentrella - Ing. Edile-Architettura (Roma)
L'esperienza è il tipo di insegnante più difficile.
Prima ti fa l'esame e poi ti spiega la lezione. [Anonimo]
Apteryx
2013-03-25 10:07:41 UTC
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"eddy.ligo" ha scritto
Post by eddy.ligo
Quindi se i balconi sono coevi all'immobile, nulla, al massimo ti
potrebbero richiedere il certificato di idoneità statica ai sensi dei
decreti applicativi della 47/85, ovvero una semplice relazione, redatta
come da decreti originari.
questa storia dell'ingegnere che mette il pezzo di carta dove serve come
fosse la zeppa sotto la gamba del tavolo, va ragionata ben bene

come insegnano le recenti condanne aquilane, l'ultimo progettista che ha
operato sull'immobile si becca la condanna esemplare

io sinceramente ci penserei ben bene prima di redarre un certificato di
idoneità statica (che in accordo al dm 85 non è per nulla una cazzata)
ovvero lo farei solo se avessi una accurata conoscenza della struttura
mediante prove sui materiali sondaggi ecc ecc ma siccome queste cose non si
fanno perchè costano, io non prenderei mai una responsabilità così grande
per fare un piacere

altra cosa ma non fai prima ad aggiornare la pianta in catasto e santi
benedetti?
Luca Pentrella
2013-03-25 10:28:16 UTC
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"eddy.ligo" ha scritto
Post by eddy.ligo
Quindi se i balconi sono coevi all'immobile, nulla, al massimo ti
potrebbero richiedere il certificato di idoneità statica ai sensi dei
decreti applicativi della 47/85, ovvero una semplice relazione,
redatta come da decreti originari.
questa storia dell'ingegnere che mette il pezzo di carta dove serve
come fosse la zeppa sotto la gamba del tavolo, va ragionata ben bene
come insegnano le recenti condanne aquilane, l'ultimo progettista che
ha operato sull'immobile si becca la condanna esemplare
io sinceramente ci penserei ben bene prima di redarre un certificato
di idoneità statica (che in accordo al dm 85 non è per nulla una
cazzata) ovvero lo farei solo se avessi una accurata conoscenza della
struttura mediante prove sui materiali sondaggi ecc ecc ma siccome
queste cose non si fanno perchè costano, io non prenderei mai una
responsabilità così grande per fare un piacere
altra cosa ma non fai prima ad aggiornare la pianta in catasto e santi
benedetti?
Come sempre Aper hai ragione!! La cosa fortunatamente (ma io in queste
cose non mi ci metto a queste condizioni) riguarda un collega con cui
collaboro. La proprietà è partita in tromba con la sanatoria senza manco
fare ricerche di archivio e poi ha chiesto al collega id metterci "la
zeppa". Quella che tu dici è la prima cosa che gli ho suggerito, poi ho
appreso, attraverso questa discussione, le variabili a seconda dell'età
dell'immobile, che ci sono. Ho anche ritrovato una cosa dell'ACCA su un
seminario dell'ordine di trento che si occupava in due ore proprio del
tema di idoneità statica e collaudo statico di immobili in assenza dei
relativi documenti.
--
Luca Pentrella - Ing. Edile-Architettura (Roma)

L’esperienza è il tipo di insegnante più difficile.
Prima ti fa l’esame e poi ti spiega la lezione. [Anonimo]
Luca Pentrella
2013-03-25 10:32:46 UTC
Permalink
Pardon *Apter
;)
--
Luca Pentrella - Ing. Edile-Architettura (Roma)

L’esperienza è il tipo di insegnante più difficile.
Prima ti fa l’esame e poi ti spiega la lezione. [Anonimo]
Tigers
2013-03-25 18:53:08 UTC
Permalink
[snip]
Post by Luca Pentrella
dell'immobile, che ci sono. Ho anche ritrovato una cosa dell'ACCA su un
seminario dell'ordine di trento che si occupava in due ore proprio del
tema di idoneità statica e collaudo statico di immobili in assenza dei
relativi documenti.
Non e' della ACCA ma dello'ordine ing. di Trento e dev'essere proprio un
loro documento ufficiale. L'avevo letto di corsa qualche tempo fa e mi
aveva sinceramente lasciato un po' perplesso, per quanto di contenuto
sensato, rispetto alla normativa.

Gia' dalla premessa: "Le presenti Linee Guida hanno lo scopo di fornire
delle indicazioni operative e di definire dei contenuti minimi per
la compilazione della dichiarazione di idoneità statica, documento
da intendersi propedeutico al rilascio del certificato di agibilità di
un edificio, inteso nella sua organicità strutturale, per il quale non
risulti disponibile il certificato di collaudo statico ai sensi
della L. 5 novembre 1971 n° 1086 e successive modifiche e
integrazioni."

In pratica dicono: senza collaudo, fa' pure sempre e comunque
l'idoneita' statica. Questa cosa mi lascia un po' perplesso, anche se
sinceramente devo ammettere che in certi casi e' un po' l'unica soluzione.

Ha il (grave) difetto, rispetto ad altre soluzioni (es. progetto ex-post
o verifica a cura del collaudatore con stessi contenuti del progetto)
che si presta molto ma molto bene alla tecnica "una firma e via?".
Conosco colleghi che non possono credere all'estemporanea bellezza di
questa "semplificazione burocratica": "Che bello! Davvero basta che
firmo che e' tutto a posto? Solo una paginetta? Davvero?".
--
Ciao, Tigers
[cit.] .. perchè la curva d'apprendimento di google è storicamente tra
le più ripide ... e.
www.tigers.3000.it - Skype: se proprio vuoi contattarmi chiedi...
Luca Pentrella
2013-03-26 09:07:50 UTC
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Post by Tigers
[snip]
Post by Luca Pentrella
dell'immobile, che ci sono. Ho anche ritrovato una cosa dell'ACCA su un
seminario dell'ordine di trento che si occupava in due ore proprio del
tema di idoneità statica e collaudo statico di immobili in assenza dei
relativi documenti.
Non e' della ACCA ma dello'ordine ing. di Trento e dev'essere proprio
un loro documento ufficiale. L'avevo letto di corsa qualche tempo fa e
mi aveva sinceramente lasciato un po' perplesso, per quanto di
contenuto sensato, rispetto alla normativa.
Sì, appunto, non è dell'Acca, ma senza l'acca che invia notifiche
settimanali chi l'avrebbe scoperto ;)
Post by Tigers
Gia' dalla premessa: "Le presenti Linee Guida hanno lo scopo di
fornire delle indicazioni operative e di definire dei contenuti
minimi per la compilazione della dichiarazione di idoneità
statica, documento da intendersi propedeutico al rilascio del
certificato di agibilità di un edificio, inteso nella sua organicità
strutturale, per il quale non risulti disponibile il certificato di
collaudo statico ai sensi della L. 5 novembre 1971 n° 1086 e
successive modifiche e integrazioni."
guardati il video, son due ore ma ne vale la pena. Sostengono appunto,
che fino al 1971 per i comuni basta la dichiarazione ("non certificato")
di idoneità. Dopo vogliono il collaudo e anche loro qui lasciano
intendere che per questo tipo di edifici le cose si complicano più dal
punto di vista burocratico (chi lo doveva fare all'epoca non l'ha fatto
perchè? --> penale!) che dal punto di vista operativo ed illustrano
tutte le tecniche di prova sui solai e altro.
Mi è parso di capire che la loro proposta è una mediazione verso un
certificato di verifica sismica nel senso: "ho fatto le prove e
l'edificio presenta queste vulnerabilità, si può intervenire in questo
modo oppure decidere di demolirlo e rifarlo. Da oggi sappiamo che qui
c'è un problema e possiamo predisporre dei tempi di intervento". Fanno
l'esempio di una scuola, quindi un edificio con priorità superiori ad
una abitazione privata, ma il senso mi pare questo.
Post by Tigers
In pratica dicono: senza collaudo, fa' pure sempre e comunque
l'idoneita' statica.
No! ti assicuro che è proprio l'opposto ;) Anzi loro stessi sostengono
che la posizione dei comuni (che vogliono il collaudo) per gli edifici
post legge '71 è condivisibile in quanto se non fosse così si
legittimerebbe un comportamento del genere:"io costruttore costruisco
poi tanto a posteriori trovo un ing che mi sana tutto per la metà di
quanto mi sarebbe costato un ing progettista".
--
Luca Pentrella - Ing. Edile-Architettura (Roma)

L’esperienza è il tipo di insegnante più difficile.
Prima ti fa l’esame e poi ti spiega la lezione. [Anonimo]
Apteryx
2013-03-25 21:16:42 UTC
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"Luca Pentrella" ha scritto
Post by Luca Pentrella
Quella che tu dici è la prima cosa che gli ho suggerito
ma in effetti è l'unica da fare, regolarizza il catasto che salvo idiota di
turno si piglia la pratica senza storie e basta

ora finché si tratta del garagino ad un piano, del casaletto in muratura di
due piani passi, ma prendersi responsabilità per una palazzina (di Roma poi!
fatta in pieno boom edilizio cioè la mamma di tutte le speculazioni
edilizie...) premesso che la circolare al dm 85 sull'idoneità statica per il
cemento armato se non ricordo male è più articolata di quella della muratura
dove lì si scrivono due righe e basta, occorre però sempre riflettere che
c'è
alta probabilità di una nuova vigna jacobini... e quelle righe da noi
firmate son cavoli

sapete che un po' mi indigna? queste cose spesso sono le cose che si fanno
all'inzio della professione, si è tutti spensierati, poi dopo 60 anni
qualcosa
crolla trovi un PM formale e i tuoti figli sono costretti a vendersi la
casa per pagare i danni, l'aquila docet
eddy.ligo
2013-03-26 00:28:27 UTC
Permalink
Appunto ho fin dall'inizio ho suggerito le nuove planimetrie come "errata
rappresentazione grafica" all'NCEU e ho detto di non occuparsi delle
questioni comunali e GC, ho anche cercato di spiegare perchè in termini di
diritto.

CMQ sul DM dei certificati di idoneità statica in applicazione della 47/85
non è poi così trascendentale, l'ho dovuta ritirare fuori per un caso che mi
ha sottoposto un collega, forse perchè essendo vecchietto :) ormai vado ad
occhio, e pur essendo un pignolo

Vigna jacobini, c'ero, edificio a fianco ma c'ero, ergo ho seguito la
questione, la questione non riguarda i pezzi di carta, o i colleghi
direttamente ma il comportamento plastico del cls impiegato in origine
(cemento derivato da cokeria, detto cemento alla francese, ripeto
considerato ottimo all'epoca), cls all'epoca giudicato ottimo da tutti i
testi, anche sui miei, ma che con il tempo ha fenomeni plastici notevoli.
Tanto che quando incontro questi cls rifiuto l'incarico e giro al largo, non
c'è nulla da fare se non demolire l'edificio, il consolidamento è talmente
antieconomico da non consentire se non la demolizione e ricostruzione.
Ha proposito, è vero che furono la vibrazioni ed il pilastro la concausa
scatenante, ma tutti gli altri cls simili che ho incontrato hanno segni di
plasticizzazione notevoli, ma, nemo propheta in patria, continuano ad
abitarci. quindi tra qualche anno ne vedremo delle belle
Post by Apteryx
"Luca Pentrella" ha scritto
Post by Luca Pentrella
Quella che tu dici è la prima cosa che gli ho suggerito
ma in effetti è l'unica da fare, regolarizza il catasto che salvo idiota di
turno si piglia la pratica senza storie e basta
ora finché si tratta del garagino ad un piano, del casaletto in muratura di
due piani passi, ma prendersi responsabilità per una palazzina (di Roma poi!
fatta in pieno boom edilizio cioè la mamma di tutte le speculazioni
edilizie...) premesso che la circolare al dm 85 sull'idoneità statica per il
cemento armato se non ricordo male è più articolata di quella della muratura
dove lì si scrivono due righe e basta, occorre però sempre riflettere che
c'è
alta probabilità di una nuova vigna jacobini... e quelle righe da noi
firmate son cavoli
sapete che un po' mi indigna? queste cose spesso sono le cose che si fanno
all'inzio della professione, si è tutti spensierati, poi dopo 60 anni
qualcosa
crolla trovi un PM formale e i tuoti figli sono costretti a vendersi la
casa per pagare i danni, l'aquila docet
Luca Pentrella
2013-03-26 08:57:48 UTC
Permalink
Post by eddy.ligo
(cemento derivato da cokeria, detto cemento alla francese, ripeto
considerato ottimo all'epoca),
Ora però mi devi dire come si riconosce!! Così me ne sto alla larga pure
io!! ;)
--
Luca Pentrella - Ing. Edile-Architettura (Roma)

L’esperienza è il tipo di insegnante più difficile.
Prima ti fa l’esame e poi ti spiega la lezione. [Anonimo]
Apteryx
2013-03-26 15:31:23 UTC
Permalink
"Luca Pentrella" ha scritto
Post by Luca Pentrella
Post by eddy.ligo
(cemento derivato da cokeria, detto cemento alla francese, ripeto
considerato ottimo all'epoca),
Ora però mi devi dire come si riconosce!! Così me ne sto alla larga pure
lo voglio sapere pure io...
eddy.ligo
2013-03-26 22:21:34 UTC
Permalink
IL colore è più scuro, tende al grigio nero, l'aspetto è liscio quasi
"setoso", non ha le "ruvidezze" tipiche del portland, la "stampa" della
cassaforma è poco percepibile, si legge ma non riporta le venature del legno
come il portland.

E' stato impiegato dove vi erano le cokerie per la produzione del gas di
città, prima del metano. si otteneva come sottoprodotto dalle lappe.
Era chiamato dai "vecchi" cls alla francese, ed era considerato ottimo.
A Roma è stato impiegato tra gli anni '30 e la fine degli anni '50. negli
edifici in c.a. un pò rifiniti in quanto consentiva di tirare di più i
calcoli e ridurre le sezioni. rispetto ai cls ordinari dell'epoca.

Quindi se trovo strutture snelle, cls scuro, copriferro in buono stato (era
un'altra caratterista considerata buona) dall'aspetto poco rugoso si
comincia a pensarci, se poi alla analisi dei acrichi si cominciano a vedere
carichi eccessivi a quelli riportati dalle vecchie tabelle del santarella
e/o santarellino, all'epoca si dimensionava in modo tabellare, allora
comincio a preoccuparmi.

Inoltre spesso queste strutture hanno gli inerti in elevazione con Ø > 15 mm
spesso raggiungono i 30 (che dovevano essere impiegati solo in fondazione)
ma questo cemento, secondo gli usi dell'epoca, permetteva questi strappi
alla regola e poi essnedo cls fatti in cantiere la granulometria era quanto
meno "approssimativa".
L'ultima discussione sulle granulometrie e le "curve" con un collega.
ovviamente molto più anziano, a cui avevo rigettato il cls, non risale a
molto tempo fa, era il 1990, ed è stata molto spiacevole mi avevano
soprannominato "mister norma", non è stato un cantiere piacevole, avevo
appena studiato, per quel cantiere, un cls bianco con inerti di travertino,
e resine per resistere alla salsedine, ed imitare il travertino.

Quindi essendo cemento di cokeria di produzione locale non costava molto di
più del cemento normale con gli inerti grandi abbassavi i costi riducevi le
sezioni, e gli ing. dell'epoca ci andavano matti, appena potevano
l'impiegavano. ancora oggi trovo dei vecchi (ormai fuori dal giro da
decenni) che quando parlano del cls alla francese gli si illuminano gli
occhi.
eddy.ligo
2013-03-26 22:33:43 UTC
Permalink
Post by eddy.ligo
IL colore è più scuro, tende al grigio nero, l'aspetto è liscio quasi
"setoso", non ha le "ruvidezze" tipiche del portland, la "stampa" della
cassaforma è poco percepibile, si legge ma non riporta le venature del
legno come il portland.
E' stato impiegato dove vi erano le cokerie per la produzione del gas di
città, prima del metano. si otteneva come sottoprodotto dalle lappe.
Era chiamato dai "vecchi" cls alla francese, ed era considerato ottimo.
A Roma è stato impiegato tra gli anni '30 e la fine degli anni '50. negli
edifici in c.a. un pò rifiniti in quanto consentiva di tirare di più i
calcoli e ridurre le sezioni. rispetto ai cls ordinari dell'epoca.
Quindi se trovo strutture snelle, cls scuro, copriferro in buono stato
(era un'altra caratterista considerata buona) dall'aspetto poco rugoso si
comincia a pensarci, se poi alla analisi dei acrichi si cominciano a
vedere carichi eccessivi a quelli riportati dalle vecchie tabelle del
santarella e/o santarellino, all'epoca si dimensionava in modo tabellare,
allora comincio a preoccuparmi.
Inoltre spesso queste strutture hanno gli inerti in elevazione con Ø > 15
mm spesso raggiungono i 30 (che dovevano essere impiegati solo in
fondazione) ma questo cemento, secondo gli usi dell'epoca, permetteva
questi strappi alla regola e poi essnedo cls fatti in cantiere la
granulometria era quanto meno "approssimativa".
L'ultima discussione sulle granulometrie e le "curve" con un collega.
ovviamente molto più anziano, a cui avevo rigettato il cls, non risale a
molto tempo fa, era il 1990, ed è stata molto spiacevole mi avevano
soprannominato "mister norma", non è stato un cantiere piacevole, avevo
appena studiato, per quel cantiere, un cls bianco con inerti di
travertino, e resine per resistere alla salsedine, ed imitare il
travertino.
Quindi essendo cemento di cokeria di produzione locale non costava molto
di più del cemento normale con gli inerti grandi abbassavi i costi
riducevi le sezioni, e gli ing. dell'epoca ci andavano matti, appena
potevano l'impiegavano. ancora oggi trovo dei vecchi (ormai fuori dal giro
da decenni) che quando parlano del cls alla francese gli si illuminano gli
occhi.
A proposito, ancora oggi non li convinci che era un'errore, sono io che non
capisco niente, è come per i famigerati cementi d'altoforno, erano
considerati i migliori, lo riportavano i sacri testi, ma cerca di
puntualizzare che, si, ma non tutti erano così buoni come si diceva, ho
avuto giusto stasera una discussione "pesante"con un collega di pochi anni
più vecchio, ma che è rimasto con le conoscenze universitarie dei suoi
tempi, sono sempre io che non capisco niente, sono sempre il ragazzino che
ha studiato quando l'università ormai si era rovinata, ma che loro, si, che
facevano gli esami seri..... eppure .....
Apteryx
2013-03-27 08:40:07 UTC
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Post by eddy.ligo
L'ultima discussione sulle granulometrie e le "curve" con un collega.
Qui si è vittima delle centrali di betonaggio, curva granulometrica e
miscela è decisa periodicamente in esclusiva funzione del fine di lucro,
spesso il bel colore più che un indice di un ottimo cls è dovuto al maggiore
impiego di scorie d'altoforno, non ho mai avuto quantità così elevate di cls
da poter avere un confezionamento ad ok una volta mi serviva un cls colorato
per esigenze di soprintendenza il prezzo era talmente alto che si decise di
fare altro...

eh eh... come cambia il panorama a seconda della quota del punto del
versante della piramide in cui ci si trova ;-PP
eddy.ligo
2013-03-27 09:14:08 UTC
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Post by Apteryx
Post by eddy.ligo
L'ultima discussione sulle granulometrie e le "curve" con un collega.
Qui si è vittima delle centrali di betonaggio, curva granulometrica e
miscela è decisa periodicamente in esclusiva funzione del fine di lucro,
spesso il bel colore più che un indice di un ottimo cls è dovuto al maggiore
impiego di scorie d'altoforno, non ho mai avuto quantità così elevate di cls
da poter avere un confezionamento ad ok una volta mi serviva un cls colorato
per esigenze di soprintendenza il prezzo era talmente alto che si decise di
fare altro...
eh eh... come cambia il panorama a seconda della quota del punto del
versante della piramide in cui ci si trova ;-PP
Beh, le centrali di betonaggio in genere rispettano le curve di fuller
abbastanza bene, almeno dalle parti nostre, al sud la cosa è diversa ma
generalmente, non sono poi così cattivi anche lì.
Vero, il costo dei cls speciali è alto, ma uso una serie di trucchi non
ultimo è quello di usare il cls speciale all'esterno del getto ed il cuore
farlo con cls ordinario, con caratteristiche tecniche simili, è una rogna in
fase di progettazione e DL, ma i costi sono accettabili, e la norma non lo
vieta espressamente. Vero, però, che quando c'è qualcosa che mi sono
inventato vado a rompere le scatole al C.S. per farmelo impiegare, e
generalmente mi dicono di si, le rogne sono sempre con qualche CG locale,
che pretendono di sapere più del CS, ma se gli sbatti sotto il naso il
parere alla fine mollano.

Non è tanto la quota che fa cambiare il panorama, ma il modo di concepire la
professione, ormai non pretendo più di guadagnare di che campare, per
fortuna ho qualche proprietà di famiglia e la pensione della moglie :) , per
cui dopo esser stato male, ho preso coscienza di aver sbagliato mestiere se
volevo guadagnare in Italia, di conseguenza ho deciso di farlo per hobby,
sono sempre stranito, ma almeno mi ci sono rassegnato.

Questo mi permette di perdere tempo a studiare soluzioni a basso costo per i
piccoli cantieri che ormai ho, e sperimentare in ogni lavoro, altrimenti non
è più un hobby :)

Vedi quando ho iniziato lavorando nel primo studio, appena diplomato, ero
considerato uno discreto, nel corso degli anni, lavorando, ho potuto
permettermi di studiare, con i grandi dell'epoca nei vari settori
dell'ingegneria e dell'architettura, migrando di volta in volta a spasso per
il mondo. Il mio grave errore è di essere tornato in Italia definitivamente,
(avevo 2 studi in Italia, 1 in Equador, ed insegnavo restauro e
consolidamento in USA), mi volevo sposare e mia moglie voleva rimanere con
la madre e lavorava in Italia, e da allora ho cominciato a capire come
andavano le cose.
Ormai lavoro per hobby: le spese sono pari agli incassi, e di questo periodo
lo studio è in perdita secca.
Ormai sono troppo vecchio per tornarmene all'estero, ma cmq, ci sto
provando, appena vedo che la crisi mondiale comincia a mollare ci riprovo.
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