Discussione:
Apertura in muratura portante
(troppo vecchio per rispondere)
Mat
2008-07-07 08:25:17 UTC
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Per la prima volta sono io a dover rispondere di una trave in acciaio
intradossata a muratura portante in mattoni
per creare nuovo varco di passaggio e mi chiedo:
spesso vengono inserire, creando per carità un buon fondo di appoggio con
letto in malta o piastra di ripartizione,
peccato che non ci chiediamo (evitiamo di pensarci) al sigma in quella zona
di muratura in mattoni, che si va a prendere ora il carico che prima gravava
su un'intero setto murario......
il tutto sta su perche' un mattone regge tranquillamente anche a 20-30-40
kg/cmq, contro gli 8-10 a cui lo diamo per normativa.
A volte inseriamo setti in cemento armato verticali per ripartire, o upn
tassellate alla muratura come gambe di ripartizione,
ma spesso no.

Ma quando rispondi di tuo la cosa e' diversa.

La situazione e' semplice, muratura portante da 35-40, che regge il colmo di
un tetto e due altri piani,
basta il calcolo del carico al ml sulla putrella da inserire una verifica
del sigma e della freccia e il gioco e' fatto.
Risultato, come fatto ultimamente e visto, crepe ovunque al piano sopra, al
piano sotto che si scarica, etc etc...
ovvio..la putrella rimane rigidissima, ma le spalle in muratura su cui
appoggia si schiacciano e si abbassano.

Cosa fate voi quando semplicemente vi chiedono, apriamo un passaggio.
Grazie della vostra esperienza.

Mat
DOCstone
2008-07-07 09:42:40 UTC
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Post by Mat
Cosa fate voi quando semplicemente vi chiedono, apriamo un passaggio.
La piattabanda lavora sia a flessione che a trazione, perchè la
muratura superiore ha un comportamento ad arco e la putrella funge da
catena. In più porta direttamente quello che sta tra l'arco e la
catena.
Si fa quindi una verifica a flessione, ma si garantisce anche un buon
ammorsamento abbondante, altrimenti l'arco si rompe e si formano le
crepe. Quindi vano da 1 metro: putrella 2 m.

I piedritti, ossia la zona di muratura adiacente il vano, sono soggetti
a una tensione facilmente determinabile. Se tale tensione è ammissibile
(eh sì, rimpiangerò le TA) non occorrono interventi, altrimenti prevedi
il rinforzo dei piedritti, in qualunque modo (acciaio, c.a., mattoni
pieni, ecc.), e a questo punto devi chiudere la cerchiatura, altrimenti
sotto i piedritti si rompe la muratura preesistente.
La cerchiatura in c.a. o acciaio è comunque necessaria in zona sismica
perchè ha il pregio di ripristinare la rigidezza della parete e in più
evita l'ancoraggio della piattabanda.

Alding ha segnalato una pubblicazione interessante al riguardo, ma mi
pare che lì manchi il discorso dell'arco.
Message-ID:
<56988eaf-8e65-4457-bfe4-***@d4g2000prg.googlegroups.com>
--
Ciao, DOCstone
Apteryx
2008-07-07 12:28:26 UTC
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Post by Mat
Cosa fate voi quando semplicemente vi chiedono, apriamo un passaggio.
Se è il vano di una porta, io di solito faccio architrave in acciaio e
spallette in mattoni pieni. Ovviamente valutoil comportamento ad arco della
e consdiero tutto ciò che vi cade dentro più un certo mio margine di
sicurezza. Come architrave (minimo) metto sempre due ipe 140, larghe almeno
60 cm di più della luce da creare e faccio in modo che le estremità poggino
su mattoni pieni. Poi verifico la muratura (2V/A) valutando che la tensione
sia molto bassa meno di 6 kg/cmq.
SerBi
2008-07-07 14:15:58 UTC
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Post by Apteryx
Se è il vano di una porta, io di solito faccio architrave in acciaio e
spallette in mattoni pieni. Ovviamente valutoil comportamento ad arco
della e consdiero tutto ciò che vi cade dentro più un certo mio margine di
sicurezza. Come architrave (minimo) metto sempre due ipe 140, larghe
almeno 60 cm di più della luce da creare e faccio in modo che le estremità
poggino su mattoni pieni.
Io, anziché le ipe, preferisco usare 2 U sui due lati della muratura,
cemento antiritiro e solidarizzazione con bulloni passanti, previa
imposizione di controfreccia mediante martinetti.
Risulta meno distruttivo.
Valide tutte le altre verifiche.
SerBi
Mat
2008-07-08 09:34:37 UTC
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Post by SerBi
Io, anziché le ipe, preferisco usare 2 U sui due lati della muratura,
cemento antiritiro e solidarizzazione con bulloni passanti, previa
imposizione di controfreccia mediante martinetti.
Risulta meno distruttivo.
Valide tutte le altre verifiche.
2U perfetto ma tu intendi a "serrare" la spalla in muratura.
io le ho sempre viste posizionate al di sotto delle travi e tassellata :-\
due comportamenti sostanzialmente diversi,
il tuo a cerchiare la muratura, l'altro a scaricare in modo distribuito il
carico sulla muratura...
quale piu valida? :-???????????

la tua pero' impone di aver una risega dato lo spessore esterno sul muro....

Mat
Mat
2008-07-08 09:31:06 UTC
Permalink
Post by Apteryx
Se è il vano di una porta, io di solito faccio architrave in acciaio e
spallette in mattoni pieni. Ovviamente valutoil comportamento ad arco della
e consdiero tutto ciò che vi cade dentro più un certo mio margine di
sicurezza. Come architrave (minimo) metto sempre due ipe 140, larghe almeno
60 cm di più della luce da creare e faccio in modo che le estremità poggino
su mattoni pieni. Poi verifico la muratura (2V/A) valutando che la tensione
sia molto bassa meno di 6 kg/cmq.
se ipotizziamo crei un vano di passaggio di 150cm in un muro di colmo al
piano terra
e con sopra altri tre piani di muratura piena fino al tetto,
se quella muratura gia' lavorava a 5-7-9- anche 10 kg/cmq, eliminando una
porzione di 150cmX35-40 di spessore
come e' possibile ottenere sulle spallette di appoggio soli 6kg/cmq con soli
30 cm di appoggio sulla spalla?
risulta realmente vero (catena di collegamento fra le murature vera ma mai
rispettata) che la trave deve essere davvero
almeno spesso il doppio dell'apertura stessa per scendere a sigma
ammissibili (cosa che non vedo mai fatta da nessun ingegnere :-\

l'unica che pensavo e a volte fanno e' realizzare i piedritti con delle UPN
tassellate alla spalla su cui mi appoggio, per scaricare piu gradualmente il
carico verticalmente.....

Mat
Apteryx
2008-07-08 13:05:12 UTC
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Post by Mat
se ipotizziamo crei un vano di passaggio di 150cm in un muro di colmo al
piano terra
Per sapere cosa va sull'architrave devi considerare un triangolo equilatero
di lato almeno 150cm, non è che magari te consideri tutta la muratura
sovrastante?
Ing. Paolo Posani
2008-07-08 13:41:03 UTC
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Post by Apteryx
Post by Mat
se ipotizziamo crei un vano di passaggio di 150cm in un muro di colmo al
piano terra
Per sapere cosa va sull'architrave devi considerare un triangolo equilatero
di lato almeno 150cm, non è che magari te consideri tutta la muratura
sovrastante?
Di solito maggioro di un 5% la luce dell'apertura. Mi sa che il ragazzo
ha le idee un pò confuse su come funzionano le murature.
--
Ing. Paolo Posani

"Tutti noi siamo profeti non tanto per scelta ma per necessità"
Mat
2008-07-09 09:44:00 UTC
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quando vai ad eliminare 2-3 metri di muratura su un muro di colmo lungo in
totale magari 4, ma che si erige ancora per altri 3 o 4 piani al di sopra,
considerare
un "misero" triangolo equilatero gravare sui nuovi profilati
sperando/lasciando che il resto delle spalle rimanenti si prendano tutto il
carico,
mi sembra un po ottimistico...
la risposta in questo caso e' ovvio che si, due rette parallele verticali e
TUTTO il carico della muratura sui profilati e verifica di tali pressioni
scaricate
concentrare sulle spallette...altrimenti si che sarebbe facile tenere la
pressione di contatto sotto i 10kg/cmq...
troppo ampie alcune demolizioni per dire che su quei profilati si carica il
solo triangolo.

Certo la cosa che mi fa pensare ora, e' realmente la spinta notevole verso
l'esterno che si genera creando l'apertura,
come diceva Docstone, la spinta verso l'esterno e la catena che deve andare
a crearsi...
per questo mi sa che realmente inseriro' spinottature anche verticali, per
evitare lo scorrimento.

Mat
Apteryx
2008-07-09 13:34:23 UTC
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Post by Mat
un "misero" triangolo equilatero gravare sui nuovi profilati
sperando/lasciando che il resto delle spalle rimanenti si prendano tutto il
carico,
mi sembra un po ottimistico...
non si tratta del profumo della vita ma del comportamento della muratura

fondamentalmente la muratura sta su per via dell'attrito dovuto al peso
proprio e al permanente dei vari pezzi che la compongono, questo sta a dire
che aprire un vano nella muratura consiste nel variare decisamente
l'andamento delle tensioni (effetto arco).

Si tratta di evidenze sperimentali emerse dall'analisi di quadri fessurativi
sull'esistente (es. se cede un architrave non viene giù tutto il muro ma
solo l'arco contenuto nel "misero" triangolo isoscele)

E' ovvio che devi valutare bene cosa cade all'interno di quel triangolo di
scarico e soprattutto non elemosinare con l'analisi dei carichi (es un
solaio parallelo all'architrave computalo per almeno 50 cm come insistente
sullo stesso).

Relativamene al concetto di spinottamenti ecc, imho è tutto inutile... qui
non occorrono pippe mentali sulla modellazione e/o sul calcolo, occorre una
buona puntellatura, un'attenta esecuzione e soprattutto il procedere per
gradi. La maggioranza delle fessure di cui parli non è dovuta ad una scarsa
analisi dei carichi ma ma ad una pessima esecuzione, probabilmente hanno
tagliato tutto il muro di colpo senza neppure puntellare.
DOCstone
2008-07-09 14:50:58 UTC
Permalink
Post by Apteryx
La maggioranza delle fessure di
cui parli non è dovuta ad una scarsa analisi dei carichi ma ma ad
una pessima esecuzione, probabilmente hanno tagliato tutto il muro
di colpo senza neppure puntellare.
Spesso la fessurazione è anche causata da uno scarso ammorsamento
dell'architrave, con conseguente cedimento orizzontale dei maschi
laterali, quando sono troppo esigui.
--
Ciao, DOCstone
Ing. Paolo Posani
2008-07-09 14:52:12 UTC
Permalink
Post by Apteryx
Post by Mat
un "misero" triangolo equilatero gravare sui nuovi profilati
sperando/lasciando che il resto delle spalle rimanenti si prendano tutto il
carico,
mi sembra un po ottimistico...
non si tratta del profumo della vita ma del comportamento della muratura
o sesso degli angeli che dir si voglia
Post by Apteryx
fondamentalmente la muratura sta su per via dell'attrito dovuto al peso
proprio e al permanente dei vari pezzi che la compongono, questo sta a dire
che aprire un vano nella muratura consiste nel variare decisamente
l'andamento delle tensioni (effetto arco).
Si tratta di evidenze sperimentali emerse dall'analisi di quadri fessurativi
sull'esistente (es. se cede un architrave non viene giù tutto il muro ma solo
l'arco contenuto nel "misero" triangolo isoscele)
purtroppo le murature hanno questo bislacco comportamento....diceva un
mio prof: "la muratura è un materiale povero, semplice, ma dal
comportamento molto incasinato"
Post by Apteryx
E' ovvio che devi valutare bene cosa cade all'interno di quel triangolo di
scarico e soprattutto non elemosinare con l'analisi dei carichi (es un solaio
parallelo all'architrave computalo per almeno 50 cm come insistente sullo
stesso).
inoltre direi che se su 4m di muro ne toglie 3, forse è il caso di
mettere una bella cerchiatura completa
Post by Apteryx
Relativamene al concetto di spinottamenti ecc, imho è tutto inutile... qui
non occorrono pippe mentali sulla modellazione e/o sul calcolo, occorre una
buona puntellatura, un'attenta esecuzione e soprattutto il procedere per
gradi. La maggioranza delle fessure di cui parli non è dovuta ad una scarsa
analisi dei carichi ma ma ad una pessima esecuzione, probabilmente hanno
tagliato tutto il muro di colpo senza neppure puntellare.
Concordo, sono tutte seghe mentali. I problemi vengono fuori per
pessime esecuzioni dei lavori, l'operaio mette meno tempo a demoli e
architravare che fare le tracce, architravare e demolire. Una volta
demolito, le tensioni hanno già fatto quello che vogliono, ossia hanno
già trovato la strada per scaricarsi....a quel punto tutto il resto è
vita, come dice il califfo :D
Molti hanno poco chiaro il comportamento delle murature.
Saluti
--
Ing. Paolo Posani

"Tutti noi siamo profeti non tanto per scelta ma per necessità"
eduardo.ligotti
2008-07-12 17:08:38 UTC
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Personalmente quando apro vani in muratura uso sempre un telaio chiuso con
trave piedritti e ripartizione al piede - ovvero cerchiatura) per non
variare icarichi sul resto della muratura e faccio attenzione alle freccie
che devono essere il più possibile compatibili con il tipo di muratura in
modo da evitare cavillature o peggio fessurazioni dovute all'elasticità
dell'acciaio
Post by Ing. Paolo Posani
Post by Apteryx
Post by Mat
un "misero" triangolo equilatero gravare sui nuovi profilati
sperando/lasciando che il resto delle spalle rimanenti si prendano tutto il
carico,
mi sembra un po ottimistico...
non si tratta del profumo della vita ma del comportamento della muratura
o sesso degli angeli che dir si voglia
Post by Apteryx
fondamentalmente la muratura sta su per via dell'attrito dovuto al peso
proprio e al permanente dei vari pezzi che la compongono, questo sta a
dire che aprire un vano nella muratura consiste nel variare decisamente
l'andamento delle tensioni (effetto arco).
Si tratta di evidenze sperimentali emerse dall'analisi di quadri
fessurativi sull'esistente (es. se cede un architrave non viene giù tutto
il muro ma solo l'arco contenuto nel "misero" triangolo isoscele)
purtroppo le murature hanno questo bislacco comportamento....diceva un mio
prof: "la muratura è un materiale povero, semplice, ma dal comportamento
molto incasinato"
Post by Apteryx
E' ovvio che devi valutare bene cosa cade all'interno di quel triangolo
di scarico e soprattutto non elemosinare con l'analisi dei carichi (es un
solaio parallelo all'architrave computalo per almeno 50 cm come
insistente sullo stesso).
inoltre direi che se su 4m di muro ne toglie 3, forse è il caso di mettere
una bella cerchiatura completa
Post by Apteryx
Relativamene al concetto di spinottamenti ecc, imho è tutto inutile...
qui non occorrono pippe mentali sulla modellazione e/o sul calcolo,
occorre una buona puntellatura, un'attenta esecuzione e soprattutto il
procedere per gradi. La maggioranza delle fessure di cui parli non è
dovuta ad una scarsa analisi dei carichi ma ma ad una pessima esecuzione,
probabilmente hanno tagliato tutto il muro di colpo senza neppure
puntellare.
Concordo, sono tutte seghe mentali. I problemi vengono fuori per pessime
esecuzioni dei lavori, l'operaio mette meno tempo a demoli e architravare
che fare le tracce, architravare e demolire. Una volta demolito, le
tensioni hanno già fatto quello che vogliono, ossia hanno già trovato la
strada per scaricarsi....a quel punto tutto il resto è vita, come dice il
califfo :D
Molti hanno poco chiaro il comportamento delle murature.
Saluti
--
Ing. Paolo Posani
"Tutti noi siamo profeti non tanto per scelta ma per necessità"
Ing. Paolo Posani
2008-07-07 12:42:13 UTC
Permalink
Post by Mat
Cosa fate voi quando semplicemente vi chiedono, apriamo un passaggio.
Mi comporto grosso modo come Apteryx, solo che tendo a limitare la
tensione a 2.5-5 kg/cmq per la pressione di contatto, nel caso aggiungo
piastre di ripartizione metalliche.
--
Ing. Paolo Posani

"Tutti noi siamo profeti non tanto per scelta ma per necessità"
Mat
2008-07-08 09:41:12 UTC
Permalink
mi stupisco delle vostre sigma cosi basse...
ma forse mi sto facendo troppi problemi...
non avevo ancora fatto conti.
ma ipotizzando 3000kg/m che son tanti penso, per ogni piano di muratura da
portare,
per 3 piani superiori (ipotizziamo solai che non scaricano su quella
muratura, orditura parallela solaio)
per ipotizziamo una nuova apertura di due metri
sono 3000x3pianix2metri/2 = taglio 9000kg che su un'impronta di spalla 30x30
sono 10kg/cmq, gia' molto piu basso di quanto temevo..

p.s.: il panico della responsabilita propria ;)

parlavate pero' di una verifica ad arco...qualcosa che va al di la della mia
conoscenza...che intendete?
la paura che la muratura spinga ora verso l'esterno e la trave non leghi?
utile sarebbe spinottare l'architrave anche verso l'alto? per evitar
traslazioni?

ottima la cosa dell'imposizione della controfreccia (quasi mai fatta da
nessuno)
ma che come ultima apertura realizzata portava a lesioni su tre piani ai
piani superiori,
anche se con architravi rigidissime, tre volte superiori al carico portato.
Ma una volta posizionate come imporre la freccia? puntellando alle
estremita' e mettendo in pressione?
avendo fatto prima il riempimento con malta o dopo?
sembra banale....

Mat
Ing. Paolo Posani
2008-07-08 10:05:30 UTC
Permalink
Post by Mat
p.s.: il panico della responsabilita propria ;)
parlavate pero' di una verifica ad arco...qualcosa che va al di la della mia
conoscenza...che intendete?
la paura che la muratura spinga ora verso l'esterno e la trave non leghi?
utile sarebbe spinottare l'architrave anche verso l'alto? per evitar
traslazioni?
E' il modo di lavorare delle murature sopra alle aperture, si chiama
effetto arco.
Post by Mat
Mat
--
Ing. Paolo Posani

"Tutti noi siamo profeti non tanto per scelta ma per necessità"
Jilani KHALDI
2008-07-08 10:38:07 UTC
Permalink
Post by Mat
Per la prima volta sono io a dover rispondere di una trave in acciaio
intradossata a muratura portante in mattoni
spesso vengono inserire, creando per carità un buon fondo di appoggio con
letto in malta o piastra di ripartizione,
peccato che non ci chiediamo (evitiamo di pensarci) al sigma in quella zona
di muratura in mattoni, che si va a prendere ora il carico che prima gravava
su un'intero setto murario......
Puoi facilmente calcolare e verifcare tutto.
L: larghezza dell'apertura;
A: area dell'arco parabolico che costituisce il carico che grava sulla
trave;
S: spessore del muro;
Ps: peso specifico del muro;
A = 0.5 * L^2;
P = A * S * Ps;
Mmax = 5/12 * L * P
...

Jilani KHALDI
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