Paolo
2007-02-06 09:11:10 UTC
Buongiorno a tutti,
vorrei capire una cosa riguardo alla verifica a taglio di elementi non
armati. Ponendomi nel caso di una piastra, ho provato a verificare il
punzonamento sia secondo le T.A. che secondo gli S.l.u.
Ho verificato, se non dico ca...te, che nel caso delle t.a. ho un
fattore circa 2 di maggiore resistenza, che considerando anche
l'incremento del carico agli s.l.u (diciamo 1,5 in generale) diviene
3.
Mi spiego:
Rck=300kg/cmq s.l.u. tau rd=0.28N/mmq t.a. tau c0=0.6N/mmq
pilastro 80x80cm su piastra alta 60cm (plinto)
s.l.u.
altezza sezione d=60cm e perimetro critico circa u=700cm = Area
resistente 42000cmq
t.a.
altezza sezione d=60*radq2 cm e perimetro critico u=560cm = Area
resistente 47517cmq
s.l.u. (formula EC2)
Vrd1=tau rd * k * (1,2*40ro1) * d * u= 1411kN (supposto ro1=0 per
semplicità)
t.a.
Rt=tau c0 * d* u =2851kN
Il Cestelli - Guidi per lo stessa condizione e considerando il
meccanismo di rottura moltiplica ulteriormente per rad2 e giunge a
scrivere:
P*=2 * Rbt * d * u con Rbt = (0.5* radqRbk) / 1,6 = 5,4 kg/
cmq e d presa in verticale
P*= 364 t = 3640kN
Considerando che le azioni con cui confronto Vrd1 sono amplificate,
trovo un rapporto di circa 3 di diminuzione della resistenza tra t.a.
e s.l.u. (non consideriamo il Cestelli - Guidi....).
Sto dicendo ca...te???
Se è vero qualcuno di voi conosce casi di rottura per punzonamento che
abbiano motivato una tale scelta del normatore?
Grazie a chiunque dipanerà i miei dubbi.
Saluti
Paolo
vorrei capire una cosa riguardo alla verifica a taglio di elementi non
armati. Ponendomi nel caso di una piastra, ho provato a verificare il
punzonamento sia secondo le T.A. che secondo gli S.l.u.
Ho verificato, se non dico ca...te, che nel caso delle t.a. ho un
fattore circa 2 di maggiore resistenza, che considerando anche
l'incremento del carico agli s.l.u (diciamo 1,5 in generale) diviene
3.
Mi spiego:
Rck=300kg/cmq s.l.u. tau rd=0.28N/mmq t.a. tau c0=0.6N/mmq
pilastro 80x80cm su piastra alta 60cm (plinto)
s.l.u.
altezza sezione d=60cm e perimetro critico circa u=700cm = Area
resistente 42000cmq
t.a.
altezza sezione d=60*radq2 cm e perimetro critico u=560cm = Area
resistente 47517cmq
s.l.u. (formula EC2)
Vrd1=tau rd * k * (1,2*40ro1) * d * u= 1411kN (supposto ro1=0 per
semplicità)
t.a.
Rt=tau c0 * d* u =2851kN
Il Cestelli - Guidi per lo stessa condizione e considerando il
meccanismo di rottura moltiplica ulteriormente per rad2 e giunge a
scrivere:
P*=2 * Rbt * d * u con Rbt = (0.5* radqRbk) / 1,6 = 5,4 kg/
cmq e d presa in verticale
P*= 364 t = 3640kN
Considerando che le azioni con cui confronto Vrd1 sono amplificate,
trovo un rapporto di circa 3 di diminuzione della resistenza tra t.a.
e s.l.u. (non consideriamo il Cestelli - Guidi....).
Sto dicendo ca...te???
Se è vero qualcuno di voi conosce casi di rottura per punzonamento che
abbiano motivato una tale scelta del normatore?
Grazie a chiunque dipanerà i miei dubbi.
Saluti
Paolo