Post by uomoragnoil mio parere l'ho già espresso: se per una trave solamente appoggiata
non occorre armatura a flessione, ma occorre cmq un'armatura capace di
assorbire una trazione pari al taglio, quando c'è anche un momento non
nullo l'armatura a flessione non può che sommarsi alla precedente. se la
prima lavorasse esattamente a 2600 kg/cmq (al di là delle sue capacità o
meno di superare tale limite) non potrebbe in alcun modo fornire alcun
contributo ulteriore per cui si avrebbe una deficienza di armatura.
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Cerchiamo allora di chiarire il punto. Provero' ad esporre i motivi per cui
secondo me l'armatura non va sommata e attendo i vostri commenti.
Facciamo un esempio semplice per chiariarci e prendiamo una trave
semplicemente appoggiata. Come gia' detto in corrispondenza dell'appoggio il
moemnto dovrebbe essere nullo e quindi non dovrebbe servire armatura a
flessione. In realta' sappiamo che, per via del taglio c'e' la formazione di
puntoni di cls.
Il motivo per cui agli appoggi va disposta un'armatura pari al taglio e' lo
stesso: arriva sull'appoggio l'ultimo puntone di cls che porta con se' una
reazione P. Se ipotizziamo il traliccio inclinato a 45° possiamo fare
l'equilibrio al nodo di appoggio (sezione 0) dove abbiamo:
1. la reazione di appoggio R che va dal basso verso l'alto
2. il tiro totale T0 nel ferro teso che e' orizzontale da sx a dx
3. la forza P portata dal puntone a 45°
per l'equilibrio si ha che T0=R cioe' che l'armatura all'appoggio deve
essere pari al taglio (che e' l'imposizione da normativa.
Questo ci obbliga ad avere sull'appoggio un'armatura che possa reggere il
taglio.
Osserviamo anche che, per l'equilibrio di una sezione posta a distanza z
(sezione 1), la reazione T0 e' anche pari a M1/z.
Quindi T0=R=M1/z.
Tuttavia occorre ricordare che, per le verifiche a momento, si usa un
diagramma di M traslato rispetto a quello della pura soluzione elastica. La
traslazione e' pari z (braccio coppia interna). Questo vale in TUTTA la
trave, comprese le zone vicine agli appoggi. Pertanto sull'appoggio non si
avra' un M0 nullo ma si avra' il momento corrispondente ad una sezione posta
a distanza z, cioe' M1.
L'armatura per questo motivo sulla sezione di appoggio avra' un'armatura
calcolata per il momento della sezione posta a distanza z, cioe' un tiro T0
pari alla forza di compressione C1 della sezione posta a z (e non alla
teorica compressione C0 nulla sull'appoggio) che vale T0=M1/z , che e' lo
stesso valore ricavato ragionando sull'equilibrio di nodo.
A mio modo di vedere quindi, le due esigenze vanno a braccetto e
rappresentano lo stesso fenomeno. Mi pare quindi del tutto inutile sommare
due volte l'armatura per contrastare lo stesso fenomeno.
Il fatto che la norma ne parli in due punti diversi secondo me e' legato
piu' ad una questione di generalita' e al fatto di sottolineare come
l'armatura vada adeguatamente ancorata agli appoggi e per meglo rimarcare la
necessita' di verifica degli appoggi di estremita'.
--
Ciao, Tigers
[cit.] .. perchè la curva d'apprendimento di google è storicamente tra le
più ripide ... e.
www.tigers.3000.it