Riccardo
2006-03-07 17:37:02 UTC
Buongiorno a tutti,
ho recentemente iniziato ad usare Sismicad (Vers. 10.11) e gradirei avere da
voi qualche indicazione circa le modalità di imput della struttura.
Premetto che tutto mi risulterebbe molto semplice se riuscissi ad inserire
pilastri che rispettino i limiti dimensionali imposti dalla normativa (o
meglio fortemente consigliati in quanto ho scelto di operare secondo D.M.
16-1-96 e non in 3274).
Poichè però per scelte architettoniche non mi è possibile inserire pilastri
con lato minimo 30 cm, opterò per l'inserimento di pareti in c.c.a. 20x85,
opportunamente disposte, che resisteranno alle azioni dovute al sisma,
cercando di limitare il più possibile l'eccentricità del baricentro delle
masse rispetto a quello delle rigizezze, mentre continuerò ad usare pilastri
di sezione inferiore ma solo come strutture secondarie resistenti alla sola
azione assiale ossia inserirò cerniere ad entrambe le estremità (a tal
proposito, per quanto riguarda i particolari costruttivi, concordo con la
tesi espressa da Tigers in un topic precedente secondo la quale "anche se la
cerniera NON si forma, si resta cmq in favore di sicurezza, quindi non e'
indispensabile che la cerniera ci sia nella realta'").
Ora poniamo il caso che l'asse di una trave arrivi in mezzeria del lato
lungo della parete, dovrò spezzarla in due inserirendo un filo intermedio in
modo che il programma assegni la trave a questo nodo? Oppure è meglio
inserirlo comunque come pilastro di sezione 20x85 con il filo di definizione
coincidente con l'arrivo della trave?
Inoltre, sempre operando in ambiente sismicad, per l'armatura di queste
pareti si può procedere con lo strumento "armatura di setti" o bisogna
utilizzare lo strumento "armatura di pareti e piastre inflesse"?
Ancora un'ultima domanda: in fase di input dei dati di carico e sisma
(analisi dinamica DM 16-1-96), il programma richiede la distanza fra "zero
sismico" e spiccato di fondazione in quanto le masse al di sotto dello zero
sismico non verranno prese in considerazione e le altezze "z" per il calcolo
delle forze statiche equivalenti saranno calcolate a partire da detta quota.
Questo dato, se ho ben capito, penso sia utile nel caso l'edificio presenti
un piano interrato, nel qual caso lo zero sismico coinciderà con la quota
del terreno circostante (correggetemi se sbaglio).
Nel mio caso esiste sì un piano interrato, ma l'edificio, che
planimetricamente si sviluppa ad "L" avrà un corsello aperto sui due lati
interni, quindi dovrei impostare lo zero sismico coincidente con lo spiccato
di fondazione?
Forse mi sono dilungato un po' troppo e ringrazio tutti quelli che avranno
la pazienza di leggere e magari anche di rispondere.
Buon lavoro a tutti,
Riccardo.
ho recentemente iniziato ad usare Sismicad (Vers. 10.11) e gradirei avere da
voi qualche indicazione circa le modalità di imput della struttura.
Premetto che tutto mi risulterebbe molto semplice se riuscissi ad inserire
pilastri che rispettino i limiti dimensionali imposti dalla normativa (o
meglio fortemente consigliati in quanto ho scelto di operare secondo D.M.
16-1-96 e non in 3274).
Poichè però per scelte architettoniche non mi è possibile inserire pilastri
con lato minimo 30 cm, opterò per l'inserimento di pareti in c.c.a. 20x85,
opportunamente disposte, che resisteranno alle azioni dovute al sisma,
cercando di limitare il più possibile l'eccentricità del baricentro delle
masse rispetto a quello delle rigizezze, mentre continuerò ad usare pilastri
di sezione inferiore ma solo come strutture secondarie resistenti alla sola
azione assiale ossia inserirò cerniere ad entrambe le estremità (a tal
proposito, per quanto riguarda i particolari costruttivi, concordo con la
tesi espressa da Tigers in un topic precedente secondo la quale "anche se la
cerniera NON si forma, si resta cmq in favore di sicurezza, quindi non e'
indispensabile che la cerniera ci sia nella realta'").
Ora poniamo il caso che l'asse di una trave arrivi in mezzeria del lato
lungo della parete, dovrò spezzarla in due inserirendo un filo intermedio in
modo che il programma assegni la trave a questo nodo? Oppure è meglio
inserirlo comunque come pilastro di sezione 20x85 con il filo di definizione
coincidente con l'arrivo della trave?
Inoltre, sempre operando in ambiente sismicad, per l'armatura di queste
pareti si può procedere con lo strumento "armatura di setti" o bisogna
utilizzare lo strumento "armatura di pareti e piastre inflesse"?
Ancora un'ultima domanda: in fase di input dei dati di carico e sisma
(analisi dinamica DM 16-1-96), il programma richiede la distanza fra "zero
sismico" e spiccato di fondazione in quanto le masse al di sotto dello zero
sismico non verranno prese in considerazione e le altezze "z" per il calcolo
delle forze statiche equivalenti saranno calcolate a partire da detta quota.
Questo dato, se ho ben capito, penso sia utile nel caso l'edificio presenti
un piano interrato, nel qual caso lo zero sismico coinciderà con la quota
del terreno circostante (correggetemi se sbaglio).
Nel mio caso esiste sì un piano interrato, ma l'edificio, che
planimetricamente si sviluppa ad "L" avrà un corsello aperto sui due lati
interni, quindi dovrei impostare lo zero sismico coincidente con lo spiccato
di fondazione?
Forse mi sono dilungato un po' troppo e ringrazio tutti quelli che avranno
la pazienza di leggere e magari anche di rispondere.
Buon lavoro a tutti,
Riccardo.